sabato 26 aprile 2008

Und jetzt...?

Ora siamo alla resa dei conti. La sessione d'esame s'avvicina ed è questo il momento in cui capire se ho fatto la scelta giusta. Perché il dubbio c'è sempre, soprattutto se non fosse stato meglio andare a lavorare piuttosto che seguire l'utopia di diventare traduttrice. E il fatto che nessuno sia dalla mia parte peggiora un po' l'umore.
Ma vabbè.
Per ora studio per l'ultimo parziale poi, da lunedì inizierò lo studio delle materie che si sono aggiudicate un appello durante la sessione giugno/luglio.
Tra poco meno di un mese me ne andrò in vacanza in Turchia, ad Antalya. C'è un detto che recita "Allah creò il mondo in sei giorni, il settimo si riposò ad Antalya". Speriamo avesse buongusto.
Per il resto? Lo scopriremo solo vivendo. Quest'anno, probabilmente, salterà la mia amata Austria, perché non trovo un cane che voglia venire con me ad agosto. Dicono di essersi rotti di quel posto. Sarà, ma io, dopo vent'anni, ancora non riesco a fare a meno di quel paesino.
Il lavoro che doveva essere mio per quest'estate è stato dato ad una più immanicata e imparentata con i datori di me. E con meno di un quarto delle mie conoscenze linguistiche. Vorrei vederla parlare in tedesco quando a malapena sa dire come si chiama in italiano.
Ma tant'è. Scelta loro, problemi loro.
E a proposito di problemi, c'è chi se la passa peggio di me. Per sua scelta, tra l'altro.
Emme è stata sorpresa a rubare nel negozio in cui lavorava, e per questo è stata licenziata.
Come si suol dire, il lupo perde il pelo ma non il vizio, dato che anche dal suo precedente lavoro era stata licenziata per questo motivo.
Cricca, invece, ha ben altri problemi. Ha scoperto che il suo ragazzo frequenta i bordelli di Lugano.
Non vorrei essere nei suoi panni.

giovedì 24 aprile 2008

Quando si suol dire "essere dei geni"

Prendendo spunto da un post di un amico mi sono messa a riflettere sul doppiaggio.
Forse pochi sanno che l'Italia è uno dei paesi dove l'arte del doppiaggio è molto avanzata. In molti paesi si usa il sottotitolaggio - vedi Francia - oppure si lascia il film in lingua di partenza con una voce fuori campo che spiega le scene nella lingua d'arrivo.
So benissimo che l'originale è sempre migliore, e sono la prima a vedere un film/leggere un libro non doppiato/tradotto (ed è un po' ossimorico, dato che il mio sogno nel cassetto è fare la traduttrice. Ma questo è un altro discorso.), però bisogna rendersi conto che non tutti hanno la fortuna di conoscere, e soprattutto capire più di una lingua, quindi bisogna rendere i film accessibili a tutti.
E come, se non con il doppiaggio?
Il sottotitolaggio o il sovratitolaggio, a mio parere, fa perdere la parte visiva di un film, in quanto si passerebbe il tempo a leggere quello che c'è scritto e si perderebbe la parte migliore di un film. E, in ogni caso, anche lì c'è il problema di quanto e cosa scrivere perché, ovviamente, non si può trascrivere tutto.
La voce fuori campo trovo sia un'idea assurda: un miscuglio di lingue che rendono difficile la comprensione.

Il problema del doppiaggio sta nel rendere nella lingua d'arrivo i giochi di parole della lingua di partenza. E questo non sempre è possibile, dato che le due lingue hanno un background culturale diverso.
In certi casi, però, le traduzioni risultano geniali, nonostante stravolgano il significato originale.

Young Frankenstein (ITA: Frankenstein Junior)




Werewolf!
Werewolf?
There!
What?
There wolf, there castle.







Lupo ulula!
Lupo ululà?
Là!
Cosa?
Lupu ululà e castello ululì.
Il problema sta nel gioco di parole tra "werewolf" e "where", che non si può riproporre nella versione italiana: "lupo mannaro" non ha niente a che fare con "dove", quindi si gioca tutto su un accento sbagliato.

Horse Feathers




(fine video)
Wait e minute... There's no seal on it. Where's the seal?
(entra con una foca)
Qua si gioca tutto sul doppio significato della parola "seal": "sigillo" e "foca".
In italiano doveva comunque esserci un riferimento alla foca, poiché compariva sulla scena. Come fare il gioco di parole? Cambiando la battuta "Give me the seal" con "Focalizziamo", in modo che la radice richiamasse l'animale.

mercoledì 23 aprile 2008

New Orleans, Davide Van de Sfroos

Seet vegnuda granda giò in paluud,
insèma ai cucudrill e al tò fredèll,
mi hai detto che tuo padre ha tre fucili,
ma urmai g’ho un coer de trenta chili
e podi anca fàss sparà....

E me ho crumpaa un capèll de paja
e una cravatta che g’ha soe i farfall
E poi ti ho portato una collana
cun tucc i perli in fila indiana
la pussee bèla de New Orleans

e propi adèss che te me feet vedè un suriis,
la radio parla de questo cielo sempre pussee griis,
e propi adèss che te strènget la mia man,
gh’emm dumà el teemp de tirà soe trii strasc e nànn...

RIT. - E adèss che canzòn te canti
che la chitàra l’ha purtada via el fioemm
E adèss che canzòn te soni,
che la mia trumba l’ha bufàda via el veent...
Le nostre lacrime sul Mississipi sono difficili da far vedere
Le nostre urla dentro l’uragano
e queste assenze da lasciar tacere

E come mai piovono aghi da lassu' ?
e siamo bambole voodoo trafitte in ogni punto ormai...
E te...desmètt de piaang o mon amour
Te tegneroo la man toujour...
e ti riporto a New Orleans

E turnerà amò el carnevaal
e la paguura la resterà soel fuund del fioemm
E poi la canzone che ho cantato
adesso è un fiore soffocato
Ma la magnolia la riavrà...
E me g’ho un tatuagg cun’t el tò nomm,
l’ho fatto giù alla festa dei cajun
E tu la mia canzone l’hai imparata e non l’hai dimenticata
Ne’anca adèss che suta i tronn...

e propi adèss che te me feet vedè un suriis,
....

E per i blasfemi che non conoscono il dialetto laghee:

Sei diventata grande giù nella palude,
insieme ai coccodrilli e ai tuoi fratelli,
mi hai detto che tuo padre ha tre fucili,
ma ormai ho un cuore di trenta chili
e posso anche farmi sparare...

E ho comprato un cappello di paglia
e una cravatta con le farfalle
e poi ti ho portato una collana
con tutte le perle in fila indiana
la più bella di New Orleans

E proprio ora che mi fai vedere un sorriso,
la radio parla di questo cielo sempre più grigio,
e proprio ora che stringi la mia mano,
abbiamo solo il tempo di prendere tre cose e andarcene...

E adesso che canzone ti canto
che la chitarra l'ha portata via il fiume
e adesso che canzone ti suono,
che la mia tromba l'ha soffiata via il vento...
le nostre lacrime sul Mississipi son difficili da far vedere
le nostre urla dentro l'uragano
e queste assenze da lasciar tacere
e come mai piovono aghi da lassù?
e siamo bambole voodoo trafitte in ogni punto ormai...
e tu... smettila di piangere oh mon amour
ti terrò la mano toujours...
e ti riporto a New Orleans

E tornerà ancora il carnevale
e la paura resterà sul letto del fiume
e poi la canzone che ho cantato
adesso è un fiore soffocato
ma la magnolia la riavrà...
ed io ho un tatuaggio con il tuo nome,
l'ho fatto giù alla festa dei cajun
e tu la mia canzone l'hai imparata e non l'hai dimenticata
neanche ora che siamo sotto i tuoni...

E proprio ora che mi fai vedere un sorriso,
...

[questa è per Eugenio, perché lui ama questa canzone. E io amo il suo emozionarsi per le piccole cose.]

sabato 19 aprile 2008

What Elisabetta means




You are friendly, charming, and warm. You get along with almost everyone.
You work hard not to rock the boat. Your easy going attitude brings people together.
At times, you can be a little flaky and irresponsible. But for the important things, you pull it together.

You are relaxed, chill, and very likely to go with the flow.
You are light hearted and accepting. You don't get worked up easily.
Well adjusted and incredibly happy, many people wonder what your secret to life is.

You tend to be pretty tightly wound. It's easy to get you excited... which can be a good or bad thing.
You have a lot of enthusiasm, but it fades rather quickly. You don't stick with any one thing for very long.
You have the drive to accomplish a lot in a short amount of time. Your biggest problem is making sure you finish the projects you start.

You are the total package - suave, sexy, smart, and strong.
You have the whole world under your spell, and you can influence almost everyone you know.
You don't always resist your urges to crush the weak. Just remember, they don't have as much going for them as you do.

You are usually the best at everything ... you strive for perfection.
You are confident, authoritative, and aggressive.
You have the classic "Type A" personality.

You are full of energy. You are spirited and boisterous.
You are bold and daring. You are willing to do some pretty outrageous things.
Your high energy sometimes gets you in trouble. You can have a pretty bad temper at times.

You are a seeker. You often find yourself restless - and you have a lot of questions about life.
You tend to travel often, to fairly random locations. You're most comfortable when you're far away from home.
You are quite passionate and easily tempted. Your impulses sometimes get you into trouble.

venerdì 18 aprile 2008

Venerdì - quasi sabato

Sono andata dal dottore oggi. Per la gola, ovvio.
Mi ha detto che se le mie tonsille continuano ad ingrossarsi così, nonostante gli antibiotici, probabilmente non riuscirò più a respirare.

Allegria!

Già che c'ero, mi sono finalmente iscritta all'AIDO. Era un bel po' che volevo farlo, ma come mio solito continuavo a rimandare.
Mia madre ancora un po' e si metteva a piangere mentre firmavo l'iscrizione. Io dico: è solo per esplicitare quello che ho intenzione di fare NelCasoChe...InUnFuturo... . Non stavo firmando la mia condanna a morte, eh.

Allegria!

Poco fa m'è arrivata un'email del mio professore di francese del liceo: "Ciao , spero tu stia bene. Ho ricevuto la foto della bimba della prof. B (insegnante di matematica e fisica, ndA), quando è nata esattamente? Mi ha scritto che si chiama Alessia Giulia ma credo la chiamino solo Alessia. Una futura discepola della grande famiglia delle Orsoline.... Cosa sai riguardo a questa nascita? Salutissimi!
Prof. E. B."
Ma la gente è impazzita o è solo una mia impressione?! Nonostante abbia mantenuto dei buoni rapporti con gli insegnanti di lingua, la cosa si ferma a quei tre docenti. Anche perché, il mio odio per la matematica e la fisica era palese, così come l'insofferenza nei confronti della professoressa. Quindi puoi capire quanto freghi a me di quando è nata quella povera bambina. Avrà una vita travagliata con quella donna, non la invidio per niente.

Bah. La gente è pazza. Ne sono sempre più certa.

giovedì 17 aprile 2008

Universität

Sono a casa. Con la tonsillite. Di nuovo. E spero passi in fretta perché sono stufa marcia.
Sto ascoltando una radio berlinese, per migliorare la pronuncia e, soprattutto, il mio Hörverstehen, ché la sessione d'esame s'avvicina.
A tale proposito, sono riuscita a suddividere nelle tre sessioni gli esami del primo anno: nella sessione di giugno/luglio darò lingua tedesca 1 (sia scritta che orale), letteratura tedesca 1 e tecniche espressive e tipologie di testi; nella sessione di settembre/ottobre sarà la volta di lingua inglese 1 (come sopra), teologia 1 e teoria e tecnica della traduzione. Lascerò i più ostici - istituzioni letterarie e culturali europee, letteratura inglese 1 e storia moderna - per la sessione di gennaio/febbraio, ai quali aggiungerò probabilmente teologia 2, ma è tutto da vedere.
Per il resto, im Westen nichts Neues, niente di nuovo sul fronte occidentale. Tutto procede tranquillamente, senza stravolgimenti.
E devo ancora trovare il tempo per andare a vedere Klimt-mon-amour in quel di Villa Olmo. A questo punto, penso andrò per il ponte del primo di maggio. Assurdo: abito a Como e non sono ancora riuscita a vedere il mio artista preferito.

mercoledì 16 aprile 2008

Chi vuole un esame?

Lingua inglese 1 (orale):
26/05/2008
23/06/2008
07/07/2008
01/09/2008
22/09/2008

Lingua inglese 1 (scritto):
06/06/2008
05/09/2008

Letteratura inglese 1:
26/05/2008
23/06/2008
07/07/2008
01/09/2008
22/09/2008

Lingua tedesca 1 (orale):
28/05/2008
25/06/2008
09/07/2008
03/09/2008
24/09/2008

Lingua tedesca 1 (scritto):
04/06/2008
10/09/2008

Letteratura tedesca 1:
28/05/2008
25/06/2008
16/07/2008
03/09/2008
01/10/2008

Teologia 1:
09/06/2008
23/06/2008
07/07/2008
01/09/2008
15/09/2008

Istituzioni letterarie e culturali europee:
04/06/2008
18/06/2008
02/07/2008
03/09/2008
17/09/2008

Storia moderna:
09/06/2008
23/06/2008
07/07/2008
04/09/2008
25/09/2008

Tecniche espressive e tipologie di testi:
11/06/2008
25/06/2008
09/07/2008
10/09/2008
24/09/2008

Teoria e tecnica della traduzione:
11/06/2008
24/06/2008
07/07/2008
08/09/2008
22/09/2008

sabato 12 aprile 2008

English Literature's Nightmare

cronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopocronotopo

dicasi cronotopo l'unità di spazio e tempo, punto principale e fondamentale per una corretta analisi dei testi letterari.

sabato 5 aprile 2008

...

In certe situazioni cosa puoi dire?
Mi spiace? Condoglianze? Ti sono vicina?
Non lo so. Non sapevo cosa dirle.
Ed è un'amica d'infanzia. Con lei dovresti essere in grado di parlare di tutto.
Ma quando sei al funerale del padre?
Mi si strozzavano le parole in gola.
E io cosa avrei fatto? Io non ce l'avrei fatta, è diverso. Non credo riuscirei a sopportare la morte di mio padre. Non ora, quantomeno. Abbiamo ancora molto da condividere e troppa strada da percorrere insieme perché possa abbandonarmi.
E lei come si sente? distrutta, probabilmente. 
E mi odio per non sapere cosa fare per starle vicino.

venerdì 4 aprile 2008

Quel ramo del lago di Como...

Ieri tornavo a casa dopo una settimana universitaria (corta) in quel di Milano e mi sono fermata a fare delle considerazioni sul luogo in cui vivo...
Era una bella giornata, ieri: cielo azzurro, sole stupendo che si rifletteva nel lago e una brezza fresca che non ti faceva pesare il calore del sole.
È bello qui, non si può dire nulla, sia che si viva a Como che in provincia. Solo negli ultimi tempi, però, ho imparato ad apprezzare realmente questo paesino sperduto in mezzo al lago.
Perché durante l'infanzia - almeno per quanto mi riguarda - non ti poni il problema di dove vivi, sei contento di poter correre per i prati e di arrampicarti sugli alberi. Il resto poco conta.
Ma quando entri nell'adolescenza questo posto inizia a starti stretto. Perché non c'è mai nulla da fare, perché è fuori dal mondo e via dicendo.
Ora, a vent'anni (perché sono nell'anno dei venti e non sopporto chi si toglie quell'"anno in più" fino ad un minuto prima di compierlo), credo d'aver capito l'essenza di questo luogo, che è insieme prigionia e libertà. Perché ogni volta che sei qua per troppo tempo tenti di scappare lontano, ma immancabilmente provi l'istinto di tornarci.
Perché solo qua stai bene con te stesso.
[la foto è di un amico, scattata l'estate scorsa.]