mercoledì 27 maggio 2009

Blackjack

Da tempo avevo intenzione di aggiornare questo pseudo-blog, ma ho talmente tante cose da fare in questo periodo che, sinceramente, scrivere qua è l'ultima cosa che mi passa per la testa.
Così mi ritrovo in una calda notte meneghina, neo ventunenne, attaccata da eserciti di zanzare, a scrivere un po' di quello che mi capita e che m'è capitato.
Faccio la spola come al solito tra il ridente paesino sulle coste lariane e la frenetica Milano, cercando di far coincidere gli impegni dati da due lavori e le date degli esami.
Ho finalmente passato quel maledetto esame sull'economia nella letteratura. Non so ancora come, non so ancora perché. Fatto sta che mi sono ritrovata con l'assistente milanista ancora arrabbiata perché l'inter ha vinto lo scudetto. E io mi sono guardata bene dal palesare la mia fede calcistica.
Parlando di cose più futili, l'ultima perla da pendolare è stata:
"Ora vado a mettere l'anello. Perché, sai, la pillola fa venire la cellulite e, visto che mia madre ce l'ha, non vorrei che me l'attaccasse".
Perché la cellulite è notoriamente una malattia infettiva. Non so come abbia fatto a non ridere, giuro. O a insultarla, ai posteri l'ardua sentenza.
La convivenza, tra alti e bassi, va bene. L'anno prossimo si torna in undici e sono già aperte le scommesse su chi ucciderò per primo. Lo ammetto, la pazienza non è una delle mie virtù.
M'ero preparata un discorso che ho già perso per strata. Chiedo venia, ma è l'una di notte e io sono un pochettino stanca.
Domani - che poi sarebbe oggi - farò una cena per festeggiare il compleanno: sono graditi consigli sul menù. Di per sé non avrei problemi a cucinare, se non fosse che si schiatta di caldo e un coinquilino è allergico, praticamente, a qualsiasi cosa.
Già che ci sono, voglio rendere palese il mio odio verso Lady Gaga. O come si scrive. Quella della faccia da poker, per intenderci. Sì, lo so, non c'entra niente con la cena, ma il fatto è che è appena passata l'ennesima auto con quella maledetta canzone a tutto volume. Mi spiego: proprio sotto la mia camera c'è un semaforo e, come a ogni buon semaforo che si rispetti, gli automobilisti quando scatta la lucetta rossa si fermano. Di tamarri con musica oscena a tutto volume è pieno il mondo e, a quanto pare, in questo momento nessuno può fare a meno di questa canzone. Anche se devo dire che il massimo è stato sentire la Pausini sfrecciare tra la vie del centro.
Ok, è l'una e mezza ed è meglio che vada a dormire. Prometto che prima o poi scriverò anche qualcosa di sensato.
Per ora, buona notte e...
Happy birthday to me.