venerdì 10 giugno 2011

Certi sogni ritornano.

Mercoledì ho dato l'esame che deciderà se, finalmente, mi potrò laureare o se dovrò nuovamente rimandare questa formalità.

Era l'esame di lingua tedesca 3, per la cronaca, quello che dovrebbe certificare il livello C1 di conoscenza della lingua.

Ansia a parte - alla fine, è l'ultimo grande ostacolo - m'è servito.
L'esame è composto da quattro parti, più o meno difficili, ma non è quello il punto. L'ultima parte è la traduzione da e verso il tedesco. Mentre scrivevo dell'istituto Georg Eckert in italiano e di come gli italiani leggano più classici stranieri e opere contemporanee italiane in tedesco, nella mia mente - e, perché no, nel mio cuore - s'è riaccesa la scintilla della traduzione.
Per quanto fossero due ore interminabili per alcuni, a me non sono pesate. Tradurre mi piace, c'è poco da fare. Voglio lavorare con i libri, farne la mia vita.
M'è piaciuto riassaporare la passione di un tempo, ma ora sorge un dubbio: dove fare la specialistica in traduzione?

Milano è da escludere, ché la IULM è l'università delle veline.
Trieste è decisamente sopra le mie capacità.
Sede di Forlì dell'università di Bologna?
Roma? Ma lì c'è Lui e se non si sveglia non voglio andare a vivere nella sua stessa città.

Nell'attesa spero che qualcuno guardi giù e mi faccia passare l'esame...

2 commenti:

Deleted ha detto...

Non è che dentro di te hai già deciso dove andare?
Se io avessi l'occasione anche solo di vederla di sfuggita mi ci tufferei.

Abby ha detto...

dentro di me sì, ma dipende da Lui.
e, comunque, per ora ci penso così tanto per, se passerò questo esame inizierò a ragionarci seriamente...