Ero finalmente riuscita a organizzare l'ormai storica uscita con l'amica ed ecco che qualcosa va storto.
"La nonna deve andare in ospedale, quindi tu prendi il mio posto in ufficio". Il brutto delle imprese familiari: quando la segretaria - meglio conosciuta come mia madre - non c'è, la brava figlioletta deve prendere il suo posto.
La cosa di per sé non mi darebbe fastidio, se ogni tanto la genitrice si ricordasse di avvisarmi, dato che la madre della genitrice deve essere ricoverata ogni anno per i soliti esami.
Il risultato? Esame di letteratura inglese rimandato e buca all'amica.
Del primo non è che mi dispiaccia tanto, dato che al novanta percento non l'avrei passato lo stesso: il docente di letteratura inglese I, che io amo alla follia [leggere in modo sarcastico, please], scrive su un noto quotidiano economico, quindi perché fare un esame di letteratura inglese canonico? Beowulf? Canterbury Tales? Troppo scontati. Parliamo della celeberrima Harriet Martineau e delle sue Illustrations of Political Economy! Per non parlare di Ec(h)onomics: l'eco dell'economia nella letteratura. Perché io capisco tutto di economia e ho scelto di fare scienze linguistiche solo per sport.
Tralasciando il mio odio per il suddetto docente, sono veramente giù di corda per aver dovuto rimandare l'appuntamento con lei. Non la vedo da una vita, nonostante frequentiamo la stessa università (a dir la verità lo stesso corso di laurea, cambia solo indirizzo...). E non mi stupirei se saltasse anche la sbronza di San Valentino per single, soprattutto dopo quello che le ho detto non troppo tempo fa e che ora direi a me stessa.
Uff. Mangerei volentieri una fetta della torta che ho preparato per il compleanno di mio padre, se i miei pantagruelici cugini non l'avessero divorata. Per quanto ne so, poteva anche far schifo. Dalla prossima volta ne preparo un tortino a parte per me, almeno riesco a provarla.
E fuori è tornato tutto bianco: neve, noch einmal.