lunedì 21 gennaio 2013

The Land of Laughs, Jonathan Carroll


"Why?" She picked an oblong glass paperweight off an end table and rolled it around in her hands.
"Because no one else ever got that close to my world." I uncrossed my leg and leaned forward, elbows on knees. "Regarding a book, for me at least, is like traveling in someone else's world. If it's a good book, then you feel comfortable and yet anxious to see what's going to happen to you there, what'll be around the next corner. But if it's a lousy book, then it's like going through Secaucus, New Jersey - it smells and you wish you weren't there, but since you've started the trip, you roll up the windows and breathe though your mouth until you're done."

mercoledì 2 gennaio 2013

One Day, David Nicholls



Good. Here it is. I think you've scared of being happy, Emma. I think you think that the natural way of things is for your life to be grim and grey and dour and to hate your job, hate where you live, not have success or money or God forbid a boyfriend (and a quick discersion here - that whole self-deprecating thing about being unattractive is getting pretty boring I can tell you). In fact I'll go further and say I think you actually get a kick out of being disappointed and under-achieving, because it's easier, isn't it? Failure and unhappiness is easier because you can make a joke out of it. Is this annoying you? I bet it is. Well I've only just started.

[...]

You're gorgeous, you old hag, and if I could give you just one gift ever for the rest of your life it would be this. Confidence. It would be the gift of Confidence. Either that or a scented candle.

martedì 1 gennaio 2013

Goodbye 2012

Non ho voglia di fare buoni propositi per l'anno appena iniziato, anche perché immancabilmente non li mantengo.

Ripensando ai buoni propositi del 2012, l'unico effettivamente mantenuto è stato laurearmi, come m'ha fatto notare un'amica. Al che le ho risposto che sarebbe stato difficile non riuscirci, dato che mi mancava mezzo esame e avevo la tesi praticamente scritta.

Detto ciò, non ho mantenuto nient'altro, ma non sono mai stata una persona in grado di mantenere le promesse.

In compenso, il 2012 m'ha fatto scoprire d'amare un lavoro inizialmente accettato perché era da stupidi non farlo e sempre più spesso alla domanda Cosa vuoi fare da grande? mi vien da rispondere Concièrge. Certo, non sul lago di Como per il resto della mia vita e quella è una cosa messa in chiaro fin dal principio: sfrutto il posto per l'esperienza e poi migrerò verso nuovi lidi.

La mia capa ha detto che non ho il carattere per andarmene dal lago. Sono convinta che si sbagli, ho bisogno di vivere in una città per dare il meglio di me, ormai è assodato che il lago mi deprime.

Il 2012 m'ha portato anche nuove amicizie e nuovi luoghi, ed è stato una botta di vita per la mia autostima. Sono stata apprezzata per quello che sono senza maschere e teatrini, probabilmente perché per la prima volta mi sono buttata nella mischia sapendo di non aver nulla da perdere. E i risultati sono stati piacevolmente inaspettati.

Il 2012 m'ha portato voglia di rivalsa e di indipendenza. Vedremo se sarò in grado di portare queste emozioni con me anche per il 2013.


E 2013, cerca di fare il bravo ché a me gli anni dispari hanno sempre portato male.

sabato 29 dicembre 2012

Are you in?



I'll be back, I promise.

giovedì 15 novembre 2012

Caro il mio Rob, perché hai sempre ragione?



In questo momento sei un po' come un pilota di jet che deve guidare la nave dei pirati in un parco dei divertimenti. Fai pensare a un grande chef costretto a cercare i suoi ingredienti in un piccolo supermercato di quartiere. In altre parole, Gemelli, probabilmente ti senti un po' fuori luogo e sminuito, anche se ti stai divertendo. La cosa migliore che puoi fare è aspettare che il destino ti mostri come correggere la rotta. Nel frattempo, cerca di rimanere equilibrato e in pace con te stesso.

giovedì 31 maggio 2012

Dolorosi addii e nuovi inizi

Ho lasciato Milano in una soleggiata giornata di metà maggio.
Un addio sofferto e combattuto, incerta fino all'ultimo se restare o andarmene.
Perché a me Milano piace, e molto. Si respira aria di possibilità, di voglia di fare. Tutto quello che c'è di criticabile in quella città, è detto da una persona che non ci ha mai vissuto.
Pure io cinque anni fa non volevo trasferirmi e ora mi ritrovo a sentirne la mancanza.
Mi ci vedo a vivere lì in pianta stabile. Sarà che ho avuto la fortuna di vivere in una zona molto bella e centrale quale è Porta Romana, ma anche girandola in lungo e in largo, non ho ancora trovato una zona che si possa definire brutta.

Sono tornata sul lago, per un lavoro inaspettato che sarebbe stato da stupidi non accettare.
Ora lavoro come Private Concièrge per le suites di un albergo. Lavoro particolare, a volte noioso, a volte ricco di avvenimenti.
Fino a ottobre la mia vita sarà così, poi chissà, magari mi torna la voglia di fare la specialistica, ne ho trovata una in Organizzazioni delle Imprese Turistiche che non sembra male.
(perché nel mentre, grazie a un corso, ho scoperto che di traduzione non potrò vivere, quantomeno in Italia dove ti pagano una miseria)
Ma per quello c'è tempo, per ora vivo il presente.

sabato 25 febbraio 2012

Cento! Cento! Cento!


Ammettiamolo: mi sono laureata solo per avere la spilletta dell'Università! Fortunella, io.