In questi giorni, tra le altre cose, c'è l'arduo compito di cercare un nuovo portatile.
Alla fine del turno mattutino, decido di recarmi in ufficio da mia madre, la quale aveva delle offerte di computer da mostrarmi.
Insieme a lei c'era Katiusha, un nome, un perché. Katiusha è la figlia del socio di mio padre e ogni tanto, quando è a casa dal lavoro, passa a far finta di dare una mano in ufficio (in realtà fa ben poco oltre a chattare in messenger).
Mentre scrutavo le varie proposte, sorge - data la mia grande ignoranza - la fatidica domanda: "Ma... quanto è grande uno schermo da quindici pollici?".
Al che, vedo Katiusha con molta nonchalance prendere i suoi due bei pollicioni ed iniziare a contare (neanche in diagonale, e fin lì c'arrivo anch'io!) quanti ce ne vogliono per formare la base dello schermo davanti a lei.
Finito il lavoro: "Questo schermo è più o meno da diciassette pollici, quindi fai conto che sarà un po' più piccolo..."
Grazie, Katy.
4 commenti:
oh, my god!
già. mio dio.
a proposito, appena hai tempo devo chiederti delle informazioni...
ma questa donna è un genio!..ihihihihihi
"genio" non è esattamente la parola che avevo in mente...
furia la chiama "storidita" e s'avvicina molto alla definizione che darei io...
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