Sarà l'acqua a catinelle, sarà l'esame di teologia imminente, ma oggi mi fermo a fare un po' di considerazioni.
1. i miei si sono spostati al piano superiore a giugno, possibile che da allora i lavori siano fermi? La mia camera è un insieme di scatoloni (leggasi: mobili Ikea). L'unica cosa finita è l'armadio, e quello già c'era. L'imbianchino è sparito nel nulla insieme alle varie gradazioni di blu che gli avevo chiesto, così quella camera rimarrà un refugium peccatorum per chissà quanto. E ho anche sbagliato a comprare le cornici per le foto della Magnum. Uff.
2. ho la vaga sensazione di essere un tantino esaurita. Sarà che in questo periodo sembra che nessuno sia in grado di fare qualcosa senza l'aiuto della sottoscritta, ma io vorrei tanto essere su una sdraio a fare la lucertola, a leggere un buon libro e niente di più.
3. o è scemo lui, o non so cosa pensare. Ieri sono andata dalla parrucchiera e pure lei s'è accorta che sono innamorata persa di lui. Solo quel coglione non se n'è ancora reso conto e viene a tirarmi storie per 30 chilometri. E scusate il francesismo.
4. forse non ho capito niente di quel film, ma non guardate Funny Games. Se è l'erede di Arancia Meccanica, allora siamo messi bene. E non ho ancora capito bene la scena del rewind, ma sono stanca e non ho voglia di pensarci.
5. stasera c'è l'aperitivo con gli ex-coinquilini. Chi va a Trento, chi a Londra, chi sparirà sicuramente. Che tristezza.
6. non voletemene, ma mi sono appena resa conto che la cosa più utile che abbia fatto il libro di Camilleri regalatomi per il compleanno è stata tenere rialzato il portatile per paura che si riscaldasse.
7. e con il numero del tutto termino questo post sgangherato.