Era il momento sospeso tra la fine del giorno e l'arrivo della notte, un momento che non ho mai amato per la tristezza che permane nell'intervallo tra l'andare e il venire. August guardò il cielo, dove stava sorgendo la luna, grande, argentata e spettrale.
«Osservala bene, Lily, perché stai per assistere alla fine di qualcosa» mi disse.
«Davvero?»
«Certo, perché da quando esiste il genere umano, la luna è sempre stata un mistero per noi. Pensaci bene. È forte tanto da attirare il mare; poi muore, ma torna sempre indietro. La mamma mi ripeteva che la Madonna viveva sulla luna e che io dovevo ballare quando il suo viso era luminoso e correre al riparo quando si presentava scuro.»
August fissò a lungo il cielo e poi, voltandosi verso la casa, soggiunse: «Non sarà mai la più stessa, una volta che andranno a camminarci sopra. Diventerà soltanto l'ennesimo grande programma scientifico».
«Osservala bene, Lily, perché stai per assistere alla fine di qualcosa» mi disse.
«Davvero?»
«Certo, perché da quando esiste il genere umano, la luna è sempre stata un mistero per noi. Pensaci bene. È forte tanto da attirare il mare; poi muore, ma torna sempre indietro. La mamma mi ripeteva che la Madonna viveva sulla luna e che io dovevo ballare quando il suo viso era luminoso e correre al riparo quando si presentava scuro.»
August fissò a lungo il cielo e poi, voltandosi verso la casa, soggiunse: «Non sarà mai la più stessa, una volta che andranno a camminarci sopra. Diventerà soltanto l'ennesimo grande programma scientifico».
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