My mistress' eyes are nothing like the sun;
Coral is far more red than her lips' red;
If snow be white, why then her breasts are dun;
If hairs be wires, black wires grow on her head.
I have seen roses damasked, red and white,
But no such roses see I in her cheeks;
And in some perfumes is there more delight
Than in the breath that from my mistress reeks.
I love to hear her speak, yet well I know
That music hath a far more pleasing sound;
I grant I never saw a goddess go;
My mistress when she walks treads on the ground.
And yet, by heaven, I think my love as rare
As any she belied with false compare.
[Sonnet CXXX, William Shakespeare]
6 commenti:
E' come una pugnalata, maledetto William, se ti fossi limitato a scrivere Amleto sarebbe stato meglio
che succede?
Shakespeare è in grado di sollecitarmi visioni e sentimenti forti così come sono concentrati nei sonetti e immaginare emozioni che non potrò più avere non mi fa stare bene.
azz, mi spiace... non volevo! in realtà il mio voleva essere il ricordo di una bella serata...
Ci manca pure che ti faccia condizionare dalle mie miserie, non ci provare.
Sono contento per la tua bella serata, mi sembrava che ce ne fosse bisogno.
uh, sì, decisamente! anche se ora capisco meno di prima! :D
Posta un commento