mercoledì 28 settembre 2011

I'm back

Settembre è un mese difficile, sono successe molte cose e, probabilmente, the worst is yet to come. 
Tutto è iniziato per il meglio: io che torno a Milano, i mille esami da dare, il tenermi la mente impegnata...
Il problema è che non tutto è andato come speravo. Non parlo solo dell'università, ma di molte altre cose. Forse è meglio procedere in ordine...

Speravo di riuscire a dare tutti gli esami che mi mancavano per laurearmi, ma così non è stato. Ci sono rimasta parecchio male, ma so di aver fatto tutto quello che potevo e che la colpa non è mia: speravo di aver superato il fattore "preferenze" una volta finito il liceo, ma scopro che pure all'università ci sono degli assistenti che ce la mettono tutta per non farti laureare. Ma sono serena, so di aver fatto tutto il possibile, di essermi ridotta praticamente alla clausura per questi esami e che la laurea è solo posticipata di due mesi, non di una vita.

Daniele continua a farsi sentire tramite messaggio, ma ora sono io a non volergli parlare. Continua a parlarmi di quanto tutto vada male in questo periodo, di come pensare a me gli faccia venir voglia e blablabla. Secondo me sta cercando di riavere quello che c'era prima che stessimo insieme, ma non accadrà. In tutto questo mi sono resa conto di quanto sia infantile e di quanto faccia i capricci quando qualcosa non va come lui aveva deciso. Rimango dell'idea che sarebbe potuta andare diversamente, ma ultimamente lo ringrazio per avermi lasciato.

E ora la parte peggiore.

Un paio di settimane fa mio cugino ha scoperto di avere un tumore. Lui, diciotto anni, praticante di canottaggio a livello agonistico, la persona dalla quale meno ti aspetteresti una cosa del genere, ha un tumore. Grave. E rapido.
Tutto è cominciato un giovedì, quando è andato in ospedale per togliere quella che il medico di base credeva fosse una ciste. Non è niente, ma togliamola per sicurezza, prima che si ingrossi e vada a interferire con le vene. Il giorno dopo, la chiamata dall'ospedale, il quale diceva di ritornare perché non è quello che si pensava che fosse. Si scopre che è un tumore, maligno, e si decide di riaprirlo per pulire la zona. Ora si sa che l'ultimo passaggio è stato una cazzata, perché ha "riattivato" le cellule tumorali che ora prolifereranno nella sua gamba, ma due settimane fa si pensava fosse la cosa giusta da fare. 
Lunedì è venuto a Milano, all'Istituto Oncologico e ha scoperto che dovrà fare minimo sei mesi di chemioterapia, che sarà dura, che perderà i capelli e, probabilmente, l'anno scolastico. Ed è stato messo di fronte alla scelta del dare il proprio sperma alla banca del seme pensando a un'ipotetica futura famiglia, perché con ogni probabilità rimarrà sterile.
Per me è stato un duro colpo. Non perché abbia con lui chissà quale rapporto, però mi dispiace così tanto. Pensare che già è un tipo chiuso e schivo, tutta questa faccenda non lo aiuterà di certo. 
Vorrei rendermi utile, ma non so come.

1 commento:

Deleted ha detto...

A te piace leggere: crea delle occasioni per visitarlo e leggergli qualcosa quando magari non avrà la possibilità di farlo perchè debilitato.
Parlaci di lui.