lunedì 28 settembre 2009

Caso clinico n.2

Dopo tempo immemore mi sono ricordata della geniale idea che avevo avuto: descrivere i miei coinquilini. Quindi, perché non continuare con il caso più problematico?
Nome: Mattia, detto Spongy (per l'evidente somiglianza a Spongebob, quella spugna malefica. Che poi, chi è quella mente malata che disegna una spugna in pantaloncini tirolesi?! Bah.).
Età: 23 anni all'anagrafe, mentalmente direi intorno all'ottantina.
Corso di laurea: primo anno di specialistica in economia
Mattia è un caso moooooolto particolare, da trattare con attenzione. Si potrebbe dire che è l'insieme di tutte le stramberie possibili.
Prima di tutto, è allergico a qualsiasi cosa. E quelle poche cose a cui non è allergico, non le mangia. I suoi pasti sono composti da: pasta al tonno e bresaola annegata nel limone.
Mattia è fissato con il meteo. Quando non ci fissa in modo maniacale (ha anche uno strano tic all'occhio, ndA) o borbotta contro gli altri coinquilini, controlla una quantità tendente all'infinito di siti internet dedicati al meteo. Ho avuto la brillante idea di dirgli che sarei andata al mare e ora so temperatura terrestre e marina, quanti mm di pioggia cadono in ottobre e quanti giorni di sole ci sono, la percentuale di umidità e la forza del vento. In realtà, la cosa peggiore è che creda che la nebbia sia l'unico fattore di interesse a Milano. La nebbia.
Mattia è convinto che morirà a causa di un tumore al cervello dovuto alla rete wireless presente nel nostro appartamento. Ovviamente quando deve controllare il meteo il wireless non fa niente, ma quando serve a noi non si può usare, perché lui morirà per colpa nostra. Confinando la sua camera con la cucina, l'anno scorso ha deciso di mettere la testata del proprio letto precisamente dove c'è il forno, in modo che le onde non arrivino alla sua testa.
Fortunatamente, è Mattia stesso a dire di essere nato nell'epoca sbagliata. Perché si stava meglio quando si stava peggio, perché tutta questa tecnologia è inutile, perché voi donne perdete troppo tempo con creme e cerette (per lui, le ragazze non dovrebbero neanche fare la ceretta), perché è meglio parlare il dialetto che l'italiano.
Mattia, il ragazzo nato vecchio.

1 commento:

Nemesi ha detto...

Andrebbe d'accordissimo con la mia coinquilina!