mercoledì 26 settembre 2007

Erlkönig, Johann Wolfgang von Goethe

La mia infanzia è stata costellata di storie di questo genere. Oltre al classico "Uomo Nero", c'era il "Sandmann" (non credo esista un equivalente italiano. Letteralmente "uomo di sabbia", era colui che gettava sabbia negli occhi dei bambini per renderli ciechi nel caso li avesse trovati ancora svegli la notte) e "Erlkönig", il Re degli Elfi.
Questa ballata è di Goethe, autore tedesco che io semplicemente adoro, e - se non erro - musicata da Franz Schubert.

Wer reitet so spät durch Nacht und Wind?
Es ist der Vater mit seinem Kind
Er hat den Knaben wohl in dem Arm,
Er faßt ihn sicher, er hält ihn warm.

»Mein Sohn, was birgst du so bang dein Gesicht?«
»Siehst, Vater, du den Erlkönig nicht?
Den Erlkönig mit Kron und Schweif?«
»Mein Sohn, es ist ein Nebelstreif.«

»Du liebes Kind, komm, geh mit mir!
Gar schöne Spiele spiel ich mit dir;
Manch bunte Blumen sind an dem Strand;
Meine Mutter hat manch gülden Gewand.«

»Mein Vater, mein Vater, und hörest du nicht,
Was Erlkönig mir leise verspricht?«
»Sei ruhig, bleibe ruhig, mein Kind;
In dürren Blättern säuselt der Wind.«

»Willst, feiner Knabe, du mit mir gehen?
Meine Töchter sollen dich warten schön;
Meine Töchter führen den nächtlichen Reihn
Und wiegen und tanzen und singen dich ein.«

»Mein Vater, mein Vater, und siehst du nicht dort
Erlkönigs Töchter am düstern Ort?«
»Mein Sohn, mein Sohn, ich seh es genau:
Es scheinen die alten Weiden so grau.«

»Ich liebe dich, mich reizt deine schöne Gestalt;
Und bist du nicht willig, so brauch ich Gewalt.«
»Mein Vater, mein Vater, jetzt faßt er mich an!
Erlkönig hat mir ein Leids getan!«

Dem Vater grauset’s, er reitet geschwind,
Er hält in Armen das ächzende Kind,
Erreicht den Hof mit Mühe und Not;
In seinen Armen das Kind war tot.
Questa è, invece, la versione in italiano (tradotta da me, quindi chiedo venia per ogni possibile errore):

Chi cavalca così veloce nella notte e nel vento?
È il padre con suo figlio;
Tiene il ragazzino nelle sue braccia,
Lo tiene stretto, lo riscalda.

«Figlio mio, perché nascondi così angosciato il tuo viso?»
«Non vedi, padre, il Re degli Elfi?
Il Re degli Elfi con la corona e lo strascico?»
«Figlio mio, è solo un banco di nebbia.»

«Caro bambino, su, vieni con me!
Giocherò a dei bellissimi giochi con te;
Ci sono molti fiori colorati sulla riva;
Mia madre ha molte vesti dorate.»

«Padre, padre, non senti,
Le promesse che il Re degli Elfi mi sussurra?»
«Stai tranquillo, rimani calmo, figlio mio;
È il vento che mormora tra le foglie secche.»

«Vuoi, gentile ragazzo, venire con me?
Le mie figlie ti accudiranno bene;
Le mie figlie faranno il girotondo tutta notte
E ti culleranno e danzeranno e canteranno.»

«Padre, padre, e non vedi laggiù
le figlie del Re degli Elfi in quel luogo cupo?»
«Figlio mio, figlio mio, io ci vedo bene:
Sono i vecchi salici che sembrano così grigi.»

«Ti amo, sono attratto dal tuo bell’aspetto;
e se tu non vuoi, ti prenderò con la forza.»
«Padre, padre, ora mi agguanta!
Il Re degli Elfi mi ha ferito!»

Il padre inorridisce, cavalca contro il vento,
Tiene tra le braccia il figlio agonizzante,
Arriva faticosamente al suo podere;
Nelle sue braccia il bambino era morto.

A prescindere dalla fine tragica della ballata (in realtà, quasi tutte le ballate con questa tematica hanno un triste epilogo), la trovo fantastica: la musicalità è perfetta e le immagini che le parole composte riescono ad offrire, dipingono un alone di mistero e di magia attorno alla poesia.

4 commenti:

Salz ha detto...

Nel giro di pochi giorni mi sono ritrovato a visitare più questo blog che i miei soliti preferiti...

(scusami se non riesco a concentrarmi sulla sintassi, ma mio padre sta rompendo i coglioni con un corso di spagnolo a tutto volume che mi deconcentra da paura!)

Comunque, mi piace un sacco la disinvoltura con cui passi da un argomento all'altro. Questo post su Erlkònig è stupefacente, roba da Wikipedia!
Guarda che è raro erudirsi cazzeggiando tra i blog!

Abby ha detto...

ti dirò, stamattina mi sono svegliata e continuava a ronzarmi in testa un verso di una poesia di brecht...tu dirai: che c'entra con questo? c'entra, c'entra, perchè, mentre ero alla ricerca della suddetta poesia (della quale, tra l'altro, ricordo solo quel verso, il titolo manco a parlarne e, vagamente, il foglio su cui è scritta) e m'è capitata tra le mani la dispensa di quarta liceo sullo sturm und drang...allora ho iniziato a sfogliarla, ho riletto questa ballata e ho pensato di postarla al posto della poesia di brecht. finito di trascriverla (e ora mi rendo conto che se l'avessi cercata in internet mi sarei risparmiata una gran fatica) ho pensato di tradurla, dato che il tedesco non è così conosciuto come l'inglese...
poi, wikipedia, esagerato! se fossi stata una brava studentessa e avessi seguito le lezioni, avrei potuto scrivere di più (l'unico tratto a matita dell'intera pagina è "onomatopeico" di fianco a "säuselt", giusto per darti un'idea di quanti appunti prendessi durante le ore di tedesco), ma forse è meglio così: poche informazioni, ma buone...
mi sto dilungando come mio solito...per concludere, ti ringrazio (sembra che non faccia altro con te...ahahah) per i complimenti. mi fa piacere che tu dica che io sia disinvolta nel passare da un argomento all'altro: mi piace cambiare, scrivo quello che mi passa nella testa al momento, è anche per questo che il mio blog non ha un vero e proprio filo rosso...
buona fortuna con tuo padre...!!

Anonimo ha detto...


[url=http://shensacen.sport.fr/index.php][b]sac longchamp[/b][/url]
[url=http://shenenmaoyie.bcz.com/2013/01/03/sacs-hommes-sont-essentiels-pour-les-effets/][b]sac longchamp[/b][/url]
[url=http://www.migente.com/your_page/blog/index.html?profile_id=7791030&profile_name=shenenmaoyi&user_id=7791030&username=shenenmaoyi][b]sac longchamp[/b][/url]
[url=http://shenenmaoyiss.blog.hr/][b]sac longchamp[/b][/url]
[url=http://www.flixya.com/blog/5114836/Localisation-Le-sac-main-parfait-Unique][b]sac longchamp[/b][/url]

Anonimo ha detto...

Hello. And Bye.