venerdì 4 aprile 2008

Quel ramo del lago di Como...

Ieri tornavo a casa dopo una settimana universitaria (corta) in quel di Milano e mi sono fermata a fare delle considerazioni sul luogo in cui vivo...
Era una bella giornata, ieri: cielo azzurro, sole stupendo che si rifletteva nel lago e una brezza fresca che non ti faceva pesare il calore del sole.
È bello qui, non si può dire nulla, sia che si viva a Como che in provincia. Solo negli ultimi tempi, però, ho imparato ad apprezzare realmente questo paesino sperduto in mezzo al lago.
Perché durante l'infanzia - almeno per quanto mi riguarda - non ti poni il problema di dove vivi, sei contento di poter correre per i prati e di arrampicarti sugli alberi. Il resto poco conta.
Ma quando entri nell'adolescenza questo posto inizia a starti stretto. Perché non c'è mai nulla da fare, perché è fuori dal mondo e via dicendo.
Ora, a vent'anni (perché sono nell'anno dei venti e non sopporto chi si toglie quell'"anno in più" fino ad un minuto prima di compierlo), credo d'aver capito l'essenza di questo luogo, che è insieme prigionia e libertà. Perché ogni volta che sei qua per troppo tempo tenti di scappare lontano, ma immancabilmente provi l'istinto di tornarci.
Perché solo qua stai bene con te stesso.
[la foto è di un amico, scattata l'estate scorsa.]

2 commenti:

Anonimo ha detto...

uh, però voi comaschi vi ha citati Manzoni e poi, beh, avete George (:

Abby ha detto...

la citazione di manzoni è una fuffa: in realtà parla di lecco...!!
e, non ho mai capito perchè, ma tutti citano sempre george...bah^^